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venerdì 13 marzo 2015

DAVID, LA RABBIA DEGLI AMICI SU FACEBOOK: "TU CHE HAI AIUTATO TANTI, NESSUNO HA AIUTATO TE"

TERNI - Su Facebook esplode la rabbia e il dolore degli amici di David Raggi: ""Tu che hai aiutato tanti, nessuno ha aiutato te". 
"E' tutto terribilmente irreale... non riuscirò mai a crederci! Tu che hai aiutato tanta gente... ma nessuno che sia riuscito a salvare te. Mancherai a chiunque ti abbia conosciuto...e questo perchè nella tua vita, seppure troppo, troppo, troppo, breve, sei riuscito a lasciare tanto...in tutti noi!", l'ha scritto Tania Campili sulla bacheca del profilo Facebook di David Raggi, il 27enne sgozzato da un marocchino ubriaco e illegale con un coccio di bottiglia. Lo riporta il Giornale dell'Umbria. "Non ci posso credere...è assurdo!! RIP caro David è stato un piacere conoscerti!", Sara e Lollo. RIP sta per Riposa in pace.

"David... Ma che cavolo è successo?! Non posso credere che stiano tutti parlando proprio di te... L'amicone di tutti, il ragazzo tranquillo sempre pronto a tendere una mano... NO! Per me sarai sempre accanto a noi, a darci la spalla su cui piangere nelle giornate tristi ma il primo a divertirti nelle giornate più belle... Ti voglio bene...", Giada Pierotti. "Addio amico mio, sei stato un grande, la persona più bella che si possa incontrare in questa assurda vita, mancherai a tutti, alla tua famiglia i tuoi amici a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di averti incontrato su questa terra. Addio grande amico, ti ho voluto e ti voglio un gran bene! Scusami, ma non dovrei scrivere qui, ma è uno sfogo e spero serva a far capire quanto tu sia stato grande ed importante x tutti... Buono come il pane vero come il dolore, grande come l'amore che trasmettevi per gli altri, grazie di avermi conosciuto", Claudio Jesus Fucili. "Ho solo tanta rabbia dentro...ti ha ammazzato un ubriaco e non so dare senso a tutto ciò..mi sembra tutto surreale...impossibile...non doveva accadere angelo mio...ti chiamavo sempre così..mi hai sempre protetto...e darei mezza vita per poterti dire ancora così....ANGELO MIO...NON È GIUSTO CAZZO....NO NON POSSO CONCEPIRE LA TIAt MORTE...no...vorrei sentire la tua voce vedere il tuo sorriso....e ridere alle nostre cazzate...non posso piangere così...oddio il dolore mi toglie il fiato..Angelo mio non ridere di me..Ma già so che lo starai facendo....Sto male...tanto male....", Sonia Argenti. "Vorrei solo svegliarmi domani e pensare che questo era solo un brutto incubo... vedere te che mi scrivi su whatsapp, proprio come ieri sera, x accordarci per l'aperitivo che da tanto aspettavamo di prendere... insieme! Tra tre mesi... non te lo saresti dimenticato... Me lo avevi promesso, tu saresti stato li in ricordo di tutto quello passato insieme e del bene che ci ha sempre legati. E ora invece ... dove sei??? Ti pregooooo nooooo... io quell'aperitivo con te lo voglio prendere. Anche adesso. Basta che torni angelo", Sara Piccioni.

sabato 21 febbraio 2015

PADRONA E CAGNOLINA CON LA STESSA MALATTIA SI OPERANO AL CUORE: "STESSO PACEMAKER"

LONDRA - Padrona e cagnolina unite anche nella malattia: Catherine Pipon, 41 anni, e la sua Cairn Terrier di 5 anni, Molly. Le due condividono, oltre che un legame d'affetto, anche la stessa malattia al cuore, tanto che sono state entrambe operate per ricevere un pacemaker, a pochi anni di distanza l'una dall'altra, racconta il 'Telegraph'. 
Catherine ha speso quasi 5.000 euro per curare la sua Molly, facendola persino trasportare in un aereo privato dall'isola di Jersey, dove vive, a Londra, per effettuare l'intervento al Royal Veterinary College. La donna e il cane hanno ora nel torace un pacemaker della stessa marca, che controlla l'aritmia ed eventuali blocchi cardiaci. "Abbiamo entrambe un dispositivo Medtronic, ma sono due modelli differenti: Molly ha un modello base, mentre io uno resistente alla risonanza magnetica. Ora dobbiamo fare check-up praticamente nello stesso momento e anche dallo stesso medico, l'unico dell'isola che si intende di questi dispositivi, Andrew Mitchell, cardiologo dell'Ospedale Generale di Jersey. Quando si è ammalata, dato che avevo già passato quella situazione, ero tranquilla perché sapevo che sarebbe potuta sopravvivere e condurre un'esistenza normale grazie al pacemaker".


Ecco come si divertono i panda rossi sulla neve :)



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