Maya è una ragazza come tante e come molte, ha una predilezione per tutto ciò che è zuccheroso ed ipercalorico.
Dopo un’estate fatta di gelati, cornetti notturni, cene con amici e pizze a gò gò si è resa conto di aver messo su un numero imprecisato di chili.
Così si guarda allo specchio, si tasta i rotolini di ciccetta morbidosa che è ancorata a mo’ di salvagente intorno alla vita e prova tutte le posizioni possibili per evitare che si veda la cellulite sulle cosce.
Ha infatti scoperto che poggiando il peso su una gamba e piegando leggermente l’altra, la cellulite sparisce magicamente (solo sulla coscia piegata) e che quindi il problema foto in costume da bagno è risolto.
Ma il vero dramma, non sono i bikini che oramai giacciono inermi e senza vita sul fondo dell’armadio ma lo sono i jeans e i capi autunnali che facendole difetto ovunque fanno strabordare ciccia da punti inimmaginabili.
Per questo Maya, che è l’anti sport in persona, si è fatta coraggio iscrivendosi ad un corso di cardiofitness, tonificazione, pilates, zumba e chi più ne ha più ne metta, sperando di non morire accasciata al suolo dopo i primi dieci minuti di attività aerobica.
Così si è armata di tappetino, leggins, scarpe da ginnastica e tanti buoni propositi ed è entrata nella grande sala dove si svolgono le lezioni.
Il trauma.
Essendo ferma da un decennio ed essendo chiusa come una cozza mostrava l’agilità di un tronchetto di legno.
Ma la cosa più sconfortante per Maya è stata quella di guardare le signore sessantenni attivissime ed invidiabilissime che si aprivano con l’agilità della ballerina di danza classica Svetlana!
Dopo un’estate fatta di gelati, cornetti notturni, cene con amici e pizze a gò gò si è resa conto di aver messo su un numero imprecisato di chili.
Così si guarda allo specchio, si tasta i rotolini di ciccetta morbidosa che è ancorata a mo’ di salvagente intorno alla vita e prova tutte le posizioni possibili per evitare che si veda la cellulite sulle cosce.
Ha infatti scoperto che poggiando il peso su una gamba e piegando leggermente l’altra, la cellulite sparisce magicamente (solo sulla coscia piegata) e che quindi il problema foto in costume da bagno è risolto.
Ma il vero dramma, non sono i bikini che oramai giacciono inermi e senza vita sul fondo dell’armadio ma lo sono i jeans e i capi autunnali che facendole difetto ovunque fanno strabordare ciccia da punti inimmaginabili.
Per questo Maya, che è l’anti sport in persona, si è fatta coraggio iscrivendosi ad un corso di cardiofitness, tonificazione, pilates, zumba e chi più ne ha più ne metta, sperando di non morire accasciata al suolo dopo i primi dieci minuti di attività aerobica.
Così si è armata di tappetino, leggins, scarpe da ginnastica e tanti buoni propositi ed è entrata nella grande sala dove si svolgono le lezioni.
Il trauma.
Essendo ferma da un decennio ed essendo chiusa come una cozza mostrava l’agilità di un tronchetto di legno.
Ma la cosa più sconfortante per Maya è stata quella di guardare le signore sessantenni attivissime ed invidiabilissime che si aprivano con l’agilità della ballerina di danza classica Svetlana!
Tornata a casa, con la bombola di ossigeno annessa e le gambe ridotte ad una poltiglia invertebrata, ovviamente ha cercato di seguire la dieta, mangiando merluzzo bollito fatto all’insalata accompagnato da 20 grammi di pane integrale e tanta tristezza.
Risultato? Fame!
Allora Maya si è guardata allo specchio e con aria decisa si è detta “Lo sport si, fa bene e non lo mollo ma lo faccio per potermi concedere qualche caloria in eccesso e non sentirmi troppo in colpa!”
Morale della favola? La virtù si trova nel mezzo!
Risultato? Fame!
Allora Maya si è guardata allo specchio e con aria decisa si è detta “Lo sport si, fa bene e non lo mollo ma lo faccio per potermi concedere qualche caloria in eccesso e non sentirmi troppo in colpa!”
Morale della favola? La virtù si trova nel mezzo!
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