L’infarto è di solito preannunciato da sintomi ben precisi. Su tutti, il dolore al petto, ma anche il senso di forte oppressione sul torace, il capogiro, la sudorazione fredda, nausea, vomito...
Ma è anche vero che ci sono casi in cui l´infarto si presenta senza preavviso. Oppure dopo aver dato segnali così apparentemente innocui, da risultare indecifrabili alla maggior parte delle persone. Se poi si pensa che circa il 20% dei pazienti non ha avvertito alcun sintomo, prima dell’evento, si capisce quanto complicato sia individuare con certezza le spie di un infarto del miocardio in arrivo.
L´importanza della diagnosi precoce nel trattamento dell´infarto
Considerando che la diagnosi precoce e tempestiva è l’arma numero uno per fronteggiare nel migliore dei modi l’infarto, è possibile individuare i campanelli d’allarme più difficili da interpretare? Proviamo a vederne alcuni.
Con un’importante precisazione preliminare, però: non è affatto il caso di allarmarsi inutilmente, se questi sintomi si presentano singolarmente, perché presi da soli non significano assolutamente qualcosa di pericoloso per il nostro cuore. E comunque, se mai doveste notare qualcosa che non va, non dimenticate mai che l´unico vostro punto di riferimento è sempre e soltanto il medico.
- Una ricerca dei National Institutes of Health (NIH) statunitensi ha individuato alcuni sintomi specifici delle donne, ma difficilmente collegabili all’infarto in modo diretto: un mese prima dell’attacco, infatti, si può provare un senso di fatica insolita, disturbi del sonno, un senso di ansia, episodi di indigestione, difficoltà di respirazione (respiro corto).
- Ci sono casi in cui si può provare un senso di pesantezza o stanchezza al braccio.
Anche in questi casi, il rischio di confondersi con un movimento falso o qualcosa di simile è assolutamente normale…
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